sabato 20 aprile 2013

"se il mio cuore fosse quello di una mucca"

Cosa significa per te essere connessi con la natura?
Cos'è per te la natura?
Pensi e senti di essere parte di una comunità?
Cos'è una comunità umana?
Nel progetto CONNECTED# l'opera "se il mio cuore fosse quello di una mucca" viene realizzata attraverso la partecipazione delle persone utilizzando questo blog.
Rispondete a queste domande e i vostri contributi saranno inseriti dentro l'opera.

58 commenti:

  1. Natura è ordine delle cose, armonia. La comunità a cui appartengo è quella delle "Mosche bianche" :gente libera, artista, in cerca di cittadinanze artistiche ed empatiche.

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  2. Natura è il respiro di tutte le cose. Per me la natura è libertà nella gioia e nel dolore. Mi sento parte della comunità umana la più fragile e la più crudele di tutte

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    1. Grazie per questo bellissimo pensiero che hai voluto condividere

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  3. io la vedo come Goethe dove la natura è «la veste vivente della divinità»; invece la comunità la sento come ecovillaggio basata esplicitamente sulla sostenibilità ambientale. ;-)

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  4. Estar conectado com a natureza e respeitá-la é estar em paz e feliz! We are one!

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  5. La natura e' la vita, e' l'amore che muove le cose rendendole animate e relazionandole tra se. La natura crea nel suo vorticoso e incessante movimento comunioni e comunita', in cui ci s'incontra e scontra, da cui si esce e si entra, come fossimo turisti in cerca di un Sud dov'e'sempre: la primavera' dell'amore!

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  6. la natura muove il cuore e si vede dai vostri commenti... grazie vibes

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  7. Noi siamo natura!
    Grazie natura di esistere!

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  8. Pensando a terreni impervi nei quali forse sarebbe bene non addentrarsi, esce fuori un volto di bambino vestito dai colori dell’arcobaleno ad intermittenza, a dire: non rimanere lì ferma, non è detto che ci faremo male. E poi, pensaci, sarai caduta tante volte… Così, essere connessi con la natura è avere uno sguardo multicolore che vede quel volto. La natura è qualcosa di dato e un concetto indeterminato, ma lo è anche nella misura in cui non ne diamo per scontata la percorrenza, contiene il seme della paura. Anche della nostra paura di farle del male.
    Penso e sento di essere parte di una comunità, ogni tanto, quando l’arcobaleno si accende.
    Una comunità umana è qualcosa che muta in continuazione, sono piccoli grandi segnali che ricevi e rimandi, come spore al vento. Ecco perché rispondere

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    1. un pensiero che sottolinea un movimento forte e dinamico... grazie Carla

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  9. questo post è arrivato sulla mia mail. MARYIACCHI@HOTMAIL.COM
    di Patrizia Remedi che ringrazio:
    la natura è vivere,è camminare con uno zaino di sensazioni,emozioni in un percorso che non hai segnato,ogni volta trovandoti e lasciandoti alle spalle lo sguardo vivo di un animale,come l'uomo.
    Però è bello avere tanti compagni di viaggio,astri,oceani e terre,animali ed uomini multicolori.Patrizia

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  10. Essere connessi con la natura significa rispettarne i tempi.
    Natura per me: un seme che germoglia, i miei capelli e le mie unghie che crescono. La natura è vita.

    Sentirsi oggi parte di una comunità non è sempre semplice, lo è tramite la tecnologia, in modo virtuale, ma quante sono le persone riesci a guardare dritto negli occhi?

    Potrei fare parte di molte comunità, ma non mi sento parte di nessuna.

    Comunità umana è agire in rapporto agli altri.

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  11. Date: Sat, 27 Apr 2013 19:48:10
    Ciao ho provato a pubblicare il mio pensierio sul Tuo blog ma sinceramente non ho bene capito come fare.... Te lo invio per posta, spero sia lo stesso.
    Ciao
    Benedetta Frosali

    " La natura dell'uomo? quella di vivere in una comunità . Putroppo oggigiorno questa natura sta cambiando . Abbiamo inventato le comunità virtuali per agevolarci la vita . Il risultato ? La solitudine. Ma la solitudine è nella natura dell'uomo?"

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    1. Le risposte le troverai da sola, ne sono sicura...... Grazie per la partecipazione

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  12. Non sono riuscita a pubblicare il mio commento sul blog.Come si fa?

    Eccolo
    " Per me la natura significa risvegliarsi in una mattina soleggiata per andare a correre in campagna, fuori dalla città rumorosa, per riscoprire il valore del silenzio, mentre una sinfonia di odori piacevoli ti avvolge,risentirsi parte di un'altra comunità,quella degli insetti, delle piante, di altri ritmi, di un tempo primordiale che ti aiuta a sentirti in pace con il mondo e con se stessi.

    isabelle 28/04/2013

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    1. una piacevole ed importante idea di "connessione"... grazie isabelle

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    2. Date: Mon, 29 Apr 2013 10:20:38 +0200
      Subject: un cuore di mucca


      ciao mari cara,
      ti invio qui il mio commento sul cuore di mucca, che non mi piace iscrivermi a blog et similia. Ma il tema mi è caro e mi fa piacere partecipare, con il mio sguardo partigiano da vegetariano:

      Il mio cuore da mucca si chiede come si possano amare gli animali e consapevolmente seviziarli in allevamenti intensivi, ucciderli brutalmente e mangiarli. Il mio cuore di mucca sente lo stesso dispiacere per un cucciolo di orso ucciso, per la morte di un vitello o di un piccolo maiale. Il mio cuore di mucca pensa che non debba esistere nessuno specismo. Pietro

      un bacio

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  13. La Natura è quell'entita vivente multidimensionale alla quale siamo connessi indissolubilmente e dalla quale per paradosso e per naturale evoluzione siamo riusciti a staccarci per esperire un sentiero solitario che ineluttabilmente ci riporta costantemente ad Essa...
    Esperire la Natura è dialogo intimo silenzioso con il profondo che vive in noi stessi...

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  14. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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    1. Silvia ha lasciato un nuovo commento sul post ""se il mio cuore fosse quello di una mucca"":

      Natura e' rifugio. Quando la vita ti ha scompigliato l'anima, obbligandoti a rialzarti tante volte, energia trovi nell'abbraccio verde di una chioma d'albero stagliata nel cielo e linfa trovi negli occhi del tuo fedele, amato gatto o in quello fuggitivo, nel lampo che connette la tua vita riarsa al profondo senso della comprensione fra umano e animale, tesoro misterioso e celato, per questo prezioso rifugio senza tempo e senza cicatrici.
      Postato da Silvia in Connected# Comunicazione e Natura alle 30 aprile 2013 13:24

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  15. საითაც არ უნდა წავიდეს ადამიანი თავისი ფიქებით, თავისი ტექნოლოგიური მიღწევებით ის მაინც იმ გარემოს ნაწილია რომელშიც გაიზარდა. სანამ ადამიანი არ იპოვის წონასწორობის წერტილს, თავის თავსა, ბუნებასა და იმ ტექნოლოგიებს შორის რომლებსაც ის მუდამ აუმჯობესებს ვერ იქნება მთლიანი. ჩემთვის ბუნებასთან კავშირი ზუსტად ამ წონასწორობის წერტილის მოძიებაა.

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    1. Ciao cara,
      ti invio il testo che avevo provato a postare.
      Buon primo Maggio ed a presto
      Boris Bertolini

      "Un vecchio e un bambino si preser per mano e andarono insieme incontro alla sera..", questo l'incipit di una famosa canzone di Guccini. Ogni volta che esco di casa e vedo i campi mi viene voglia di continuare a combattere per far si che mio figlio un giorno non pensi che la natura sia una "fiaba" di altri tempi.
      É in mezzo a questi campi che io, cittadino di campagna, ho finalmente trovato le mie radici, lontane da quelle natie, ma vere e legate alla terra. Sempre qui, nelle terre del Mugello, mi rendo conto che sta nascendo una comunità formata da esseri erranti, nomadi di terre lontane che si riuniscono con l'obiettivo comune della speranza...."

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    2. Eccone un' altro:
      Cara Mary, rispondo alle domande per la tua prossima mostra del 18.5:
      Cosa significa per te essere connessi con la natura ? : IO + TE
      Cos’è per te la natura ? : TUTTO + TUTTI
      Pensi e senti di essere parte di una comunità ? : SI
      Cos’è una comunità umana ? : IO + TE + TE + TE + TE……….
      Ciao

      Andrea Quentin

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    3. questo in georgiano è fantastico.... ci connette con il mondo e la sua comunita' di uomini

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  16. Il gioco si fa duro. Dall'indirizzo di posta elettronica il commento di Virginia Lope, amica ed artista.
    Si tuviera el corazón de una vaca, estaría en un campo verde, el pasto fresco, rumiando y mirando el paisaje mientras espanto moscas con el rabo. Los movimientos serían lentos, masticar lento, mirar lento, pensar lento. Y en la lentitud percibiría claramente todo lo que me rodea y me habita.
    Si tuviera el corazón de una vaca, sería un corazón grande y pesado que no sabría el significado de la palabra alienación, soledad, y quizas tampoco de la palabra metafisica. Y no sabría que por culpa de Descartes, alma y cuerpo se separaron y este dualismo hizo que los animales nos quedáramos despojados de alma y separados para siempre de los humanos. Nos convertimos en cuerpo, máquina, litros de leche y kilos de carne congelada en frigoríficos. Hasta Kandinsky dijo que éramos tan aburridas como el color verde de nuestros prados, que es el color de la burguesía, por inmóvil, satisfecho y limitado.
    Si tuviese el corazón de una vaca, no compondría metáforas ni discursos elevados, pero sentiría el rocío sobre la hierba en las primeras horas de la mañana, la tormenta que se acerca desde el fondo del valle, la tierra firme bajo mis patas, entendería el milagro que se produce y renueva cada día al interno de una simple gota de agua.
    Si tuviese el corazón de una vaca y fuera artista, sería una vaca Dada!

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  17. Essere connessi con la natura significa essere e mettere tutto di sé nel proprio operare. La natura è una rete di legami invisibili e di regole poetiche. La comunità è un sentire comune, una sorta di alleanza tacita.

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  18. salire sul punto più alto per dominare il paesaggio e lasciarsene impossessare

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  19. #CONNECTED. Molteplicità e interrelazione. La natura è una rete di connessioni ininterrotte, lo scambio trofico costante fra gli organismi implica un passaggio di informazioni, è comunicazione ed ha una funzione vitale. La coesione e la solidarietà, il contatto e lo scambio, sono forze attivate fra gli elementi naturali da un’inarrestabile tendenza alla sopravvivenza. Le connessioni sono all’origine di cambiamenti e questi, a loro volta, garantiscono l’evoluzione e quindi la vita.
    Questo progetto riflette sul senso di comunità come gruppo solidale dove il legame fra gli individui è diffuso e animato dall’interno da un desiderio di partecipazione attiva. Il legame comunitario rafforzato dalla condivisione di un medesimo ecosistema e, per estensione, di uno stesso contesto culturale, pertiene la sfera dei sentimenti e riguarda la condivisione di valori e interessi oltre che di bisogni e domande. L’osservazione dell’ambiente naturale nel quale siamo immersi e di cui siamo parte – favorita dalla speciale location per cui si presenta questo progetto – ci fornisce un contesto di ricerca speciale per studiare le radici articolate e profonde del senso di comunità. I lavori artistici presentati dalle due artiste saranno un saggio di questa analisi e un’occasione di ulteriore contatto. L’assunto è, infatti, quello che l’arte abbia una straordinaria capacità di comunicazione e che questa possa essere messa a disposizione per riattivare collegamenti e scambi tra le persone.
    Siamo costantemente connessi, lo sono le nostre parti interne e i nostri pensieri come lo sono le cellule e gli organismi, come le persone e le montagne, come ogni cosa con ogni altra. La consapevolezza anticartesiana di questa connessione può essere una risorsa preziosa per la modernità, l’occasione di superare l’orror vacui dell’individuazione e della perdita di appartenenza.
    Silvia Petronici

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  20. il mio contributo è il testo appena postato e scritto all'inizio della ricerca per questo progetto di lavoro con Meri e Isabelle

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    1. Ciao cara,
      ti inoltro questo messaggio (bellissimo) di Alessandra Greco per il tuo blog.
      Ti prego di inserirlo perché è veramente prezioso e poi lei ci tiene molto.
      Lei ha saputo del progetto da me, tramite la mia newsletter.
      OGGETTO: Connected#_Comunicazione e Natura_Azione di Arte partecipata_Progetto di Mery Iacchi a cura di Silvia Petronici


      Gentile Francesca, grazie per le e-mail e le informazioni sul progetto.

      Non so se questo è l'indirizzo giusto per postare il mio contributo.

      Ho scritto qualcosa per Connected# Comunicazione e Natura, in risposta alla domanda: Se il mi cuore fosse quello di una mucca.
      Allego qui il file in pdf.

      Fammi sapere se ricevi questa mia partecipazione, avrei piacere ad essere con Voi, il progetto mi piace molto e se queste mie "impressioni", "sensazioni", possono essere utili e inserite, ne sarei contenta.

      Grazie, un caro saluto,
      a presto,
      Alessandra

      Oasi di Djanet, altopiano del Tassili, Algeria. Tegharghat, Terarart, Tarrarart: è il cuore che fa rumore di terra. Una lacrima
      dall’occhio più vicino al fondo del torrente. Inoltre la mano si preoccupa di lisciare e smussare le superfici così da ottenere effetti
      poderosi di luce. La realtà verticale. Tegharghat, Terarart, Tarrarart: fa rumore di acqua, la terra. Inoltre il muso dalle corna lunghe e
      affusolate lamenta che non ci occupiamo più di rinnovare un contatto con il mondo animale: orizzontale sternale. Il cuore non sa
      classificare chi affastella e cuce le foglie, chi partecipa della scomparsa. Non si immagina la forza che occorre perché la spinta si rivolta
      contro. Il morso più vicino al fondo del torrente dice: sabbia. Inoltre la mano si preoccupa di lisciare e smussare le superfici così da
      ottenere effetti poderosi di luce: nelle vaschette alimentari. E i rossi e i bianchi sono ben bilanciati. E consumare preferibilmente entro il.
      Fa millenni che non c'è più il fiume. Fa millenni che non c'è più acqua. Fa millenni che non c'è più il cuore. Venature di grasso belle
      perché raggiunga la marmorizzazione, segnano la parola "partecipata", lungo la superficie graffiata della padella. Tegharghat, Terarart,
      Tarrarart: è masticare col muso nel piatto. Se il mio cuore fosse quello di una mucca: Tegharghat, Terarart, Tarrarart, Tegharghat,
      Terarart, Tarrarart. Se il mio cuore fosse quello di una mucca sarebbe la parte più tenera da offrire in vaschette. Tagliato in fette sottili,
      spalmato su entrambi i lati di senape. Passato nel pangrattato premendo bene. Spennellato col burro fuso e cotto sulla graticola molto
      calda circa 3 minuti per ogni lato. Salato, pepato e servito subito. "Madre dal cuore atomico", come un tamburo fra le parole "Heart"
      ("Cuore") e "Earth" ("Terra"). Come un tamburo: Tegharghat Terarart Tarrarart. La mano si preoccupa di lisciare e smussare le superfici
      così da ottenere effetti poderosi. Gravidi. La parola "partecipata", anonima come chi incise la tua immagine nella roccia, scompare. Una
      serie di fasci in fastelli ricuce le foglie. Le foglie si sono forate in piccoli punti. Non più classificabili. Le mucche vengono massaggiate con
      guanto di crine in stalle pervase da rilassante musica sinfonica. L’infiltrazione del grasso si espande ai fasci muscolari intermedi e ai fasci
      più piccoli. Unti forgiati con pastazzi e misture. Non si immagina la forza perché la spinta si rivolta. Il caviale della carne. Il caviale del
      cuore. Che nei mesi caldi stimolava l'appetito. Poi è uccisa. Come il cuore che non batte più, e non batte, non più, la terra.
      Link visitati: http://3d-in-2d.com/la-vache-qui-pleure-la-mucca-che-piange/ http://www.pubblicitaitalia.com/eurocarni/2011/1/10347.html http://www.cucinare.meglio.it/cuore_di_vitello.html

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    2. niente da aggiungere. grazie Alessandra

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    3. guia pozzi (guiapozzi@libero.it) 07:06
      A: maryiacchi@hotmail.com

      ..se il mio cuore fosse quello di una mucca

      probabilmente non darei più latte osservando

      amareggiata e prosciugata lo scempio che l'umano

      sta facendo della natura; unica ed universale madre.

      Intanto insisto a stupirmi.

      ..di come regge stoica. Come tutte le madri e le donne.

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  21. Oggi

    10:22
    Antonella Massa
    Ciao Meri, ho visto che sei molto presente sul WEB in tutte le forme. Ti mando il mio testo , che condivido volentieri con te, per il tuo BLOG perchè non sono riuscita ad inserirlo. Nel 1999, partecipai ad un convegno e corso per insegnanti come docente, al Museo Pecci di Prato, in quell'occasione scrissi un articolo su Quaderno n 1 del Pecci, sul rapporto uomo-natura, il genius loci etc etc: "Con la crescita della sensibilità e superando i limiti delle gallerie tradizionali, il rapporto arte-natura costituisce un importante strumento di integrazione tra arte e ambiente, natura e cultura e può contribuire al perfezionamento di più adeguati programmi culturali e di tutela dell'ambiente" (cit. da "I parchi museo di scultura contemporanea" , Loggia dei Lanzi, Firenze)

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  22. grazie Antonella per il tuo contributo

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  23. Tiziano Trapassi 13/05/2013
    A: maryiacchi@hotmail.com

    Natura accogliente, nutriente, paziente, giusta... come madre; abusata, silente violenta. Spettacolo gratuito e riservato....come prima donna!



    Anonimo fiorentino dell '800

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  24. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  25. Erich Oosthuizen 11:22
    A: Maryiacchi@hotmail.com

    My feeling for nature is: as long as goverment organisations is kept away from nature its fine by me. They destroy nature for money.

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  26. io no mucca ma quasi, toro ascendente toro. e poi negli occhi grandi mi dicono somigliante.
    da sempre il desiderio di rotolare da un colle dolce verde in primavera o in una estate ancora non troppo secca. solitaria.
    utilizzare la terra come appoggio per andare, riposare, saltare, arare, rotolare.
    sapore nella gola di qualcosa che non sai.
    Da sola al sole verso l 'altro alto. e poi due tre quattro cinque sei sette otto nove dieci undici dodici e via via. quando ne ho voglia. quando riesco a non pensare a me a dimenticarmi di me. e allora si che insieme sono. nel rispetto e libertà. mc

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  27. Apro gli occhi e respiro, profumo di caffè e primavera.
    Il dolce tepore di una bevanda calda si scioglie in bocca e lava via le ombre e i sogni.
    Il sole caldo sulla pelle, profumo di aria pulita, il bucato da stendere, un bacio all'uomo che amo, neuroni che si attivano, il programma della giornata, fuori, veloce.
    Percezioni e consapevolezza, il mondo mi attraversa e io sono parte del mondo, scambiamo liquidi, aria, gas, sostanze, onde elettromagnetiche, energia, informazioni. Ogni giorno scambiamo con il mondo il 5% del nostro corpo materiale.
    Potrei avere il cuore di una mucca. Ma la differenza è che io so di avere un cuore e conosco i limiti del mio tempo e del mio spazio.
    La natura non conosce se stessa e non conoscendosi, non ha limite. Non è un bene o un male, non sono concetti di sua pertinenza, ma sono espressione del libero arbitrio dell'essere umano.
    Essere nella natura significa prendere consapevolezza del mondo, delle sue regole e delle conseguenze che ogni nostra piccola azione può portare. Significa conoscere e riconoscere la nostra piccolezza ma anche la nostra importanza: da quello che sappiamo siamo l'unico elemento che ha potere di scelta, e questo comporta grandi responsabilità. L'ignoranza e la pigrizia non sono scusanti per nessuno.
    Siamo necessariamente parte di una comunità e le nostre azioni si riflettono sulle persone che incontriamo, anche i silenzi sono forme di comunicazione.
    “Questo sappiamo.
    Che tutte le cose sono legate
    come il sangue
    che unisce una famiglia.
    Tutto ciò che accade alla Terra,
    accade ai figli e alle figlie della Terra.
    L'uomo non tesse la trama della vita,
    in essa egli è soltanto un filo.
    Qualsiasi cosa fa alla trama,
    l'uomo la fa a se stesso.”
    Ted Perry, ispirandosi al capo indiano Seattle

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  28. questo è arrivato oggi su facebook:

    Alessandro Visi avere le unghie nere di terra. tutto quello che l'uomo non rispetta. vivo in un ghetto. la tribù.

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  29. Il post di oggi
    la natura è una goccia di pioggia su una rosa che sboccia .....e tanto altro............è l'arcobaleno in fondo al mare ..... è il pulcino che esce dal guscio...
    Gabriella Nanni 3 minuti fa ·

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  30. sulla posta di facebook 2 minuti fa.La Natura affascina in base alle condizione delle persone , si vede un tramonto rosso e si pensa all amore lontano o alla giornata finalmente finita dalla sete di disperazione che si ha.

    Maurizio Giardinelli

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  31. La fragilità dell'animo umano è parte della natura come lo è un bimbo che nasce o un gatto che miagola. La difficoltà del dmostrarsi fragili è la mappatura della distanza del genere umano con la natura. Parte... di una comunità. Certo me ne sento parte ed è lei che mi sfugge e mi sta lontana.
    Chiara Vanuccini 20 minuti fa ·

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  32. da facebook :
    la natura e'semplicemente forza irrazionale ed essendo noi esseri raziocinanti (chi piu' e chi meno) non viviamo quasi mai in simbiosi con essa.Ciao
    milio Gasperini pochi secondi fa ·

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  33. Il mio cuore è quello di una mucca, forse più piccolo credo.
    E non penso che la mia vita, o la tua, valga più di quella di un maiale.
    Entrambe preziose.
    La natura è tutto.
    E cominciamo a smettere di distruggerla.

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  34. Ho guardato dentro il mio grosso cuore di mucca ed ho trovato:
    3 desideri da relizzare,
    2 nostalgie da dimenticare,
    101 paure da affrontare,
    7 sogni da realizzare,
    15 sentimenti da esprimere
    4 passioni da vivere
    e la voglia di sdraiarsi su prato verde con un profumato filo d'erba in bocca...a patto che non piova!
    E il mio piccolo cuore umano non ha trovato 1 differenza ;)

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    1. firmo per il commento sopra, visto che nonostante il profilo google, mi considera anonimo!!! :(
      Cristina Seravalli

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  35. Ciao Mary,

    "La natura non è né bella né brutta, ma semplicemente è. Vorrei poterla capire, ma per fortuna resta in gran parte incompresa."

    Renzo

    P.S. Se fossi una mucca tutte queste cose non mi interesserebbero!

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  36. Renzo Janse sulla posta elettronica. grazie del contributo

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